Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Guardando ai dati macroeconomici, è da segnalare che l’inflazione della Spagna si è attestata al 2,9% a maggio (preliminare), sotto le attese degli analisti censiti da Bloomberg al 3,3%. La misurazione core si è invece attestata al 6,1%, meno del 6,4% atteso dagli esperti. Oggi il focus rimarrà sulle misurazioni dell’indice dei prezzi per la Francia, la Germania e l’Italia. Inoltre, è atteso il voto alla Camera degli Stati Uniti sull’accordo del tetto al debito trovato tra il Presidente Joe Biden e il leader repubblicano Kevin McCarthy. Intanto, Pablo Hernandez de Cos, Presidente della Banca centrale spagnola, ha detto che la BCE si sta avvicinando al punto in cui può fermare i rialzi dei tassi, anche se vi è ancora un po’ di strada da fare per riportare l’inflazione sotto controllo. Gediminas Simkus, Governatore dell’istituto centrale della Lituania, ha affermato di vedere altri due rialzi di 25 punti base, nei meeting di giugno e luglio, mentre è prematuro ipotizzare cosa accadrà a settembre. Per quanto riguarda il lato geopolitico, è da segnalare il rifiuto di Pechino per un incontro tra il suo Ministro della Difesa Li Shangfu e quello statunitense Lloyd Austin al forum per la sicurezza a Singapore. Infine, segnaliamo la continua debolezza della lira turca, che ha aggiornato nuovamente i suoi minimi storici nei confronti del dollaro USA dopo la vittoria di Erdogan alle elezioni.
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