Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta complessivamente caratterizzata dai ribassi. Oggi inizia una settimana calda per quanto riguarda l’appuntamento con le Banche centrali e i dati macroeconomici. L’attenzione dei trader e degli investitori sarà rivolta alla riunione di politica monetaria della Federal Reserve, alla conseguente conferenza stampa del governatore Jerome Powell (1° novembre) e ai dati del mercato del lavoro degli Stati Uniti di ottobre (3 novembre). Per quanto riguarda la Fed, il mercato si aspetta che la Banca centrale USA lasci i tassi di interesse al range attuale, visti i recenti segnali di raffreddamento dell’inflazione. Venerdì il deflatore PCE core degli Stati Uniti, la misura preferita dalla Fed per monitorare il trend dell’inflazione, si è attestato al 3,7% a settembre in linea con le attese e in flessione rispetto al dato precedente rivisto al ribasso dal 3,9% a 3,8%. L’ultima volta in cui il FOMC ha deciso per un aumento del costo del denaro è stata alla fine di luglio scorso, con l’undicesima stretta monetaria dagli inizi del 2022, che ha portato i tassi al range compreso tra il 5,25% e il 5,5%. Per quanto riguarda la giornata odierna, gli operatori monitoreranno i dati dell’inflazione della Germania, che il mercato stima al 4% anno su anno a ottobre, rispetto al 4,5% registrato a settembre. Segnaliamo infine che DBRS ha confermato il rating “BBB high” per l’Italia con outlook stabile. E’ quanto si legge in una nota, nella quale si spiega che i “fondamentali economici dell’Italia restano resilienti” e il PNRR sostiene la crescita.
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