La mossa del premier britannico Sunak di indire le elezioni generali per il 4 luglio ha stupito gli operatori anche e soprattutto alla luce dell’ampio vantaggio che, in questo momento, i laburisti sembrerebbero avere. Ma quella delle elezioni non sembrerebbe l’unica novità in arrivo da Oltremanica: se fino a qualche settimana fa la Bank of England sembrava pronta a tagliare i tassi nel meeting di giugno, il dato sull’andamento dell’inflazione, con un focus particolare su quella del settore dei servizi (+5,9%), ha ridotto lo spazio di manovra per l’istituto guidato da Andrew Bailey.
Situazione diversa per la BCE, che la prossima settimana annuncerà una sforbiciata da 25 punti base. Tanta è la certezza per questa mossa dell’istituto con sede a Francoforte che già si discute di cosa succederà a luglio: secondo il n.1 della Banca centrale francese, François Villeroy de Galhau, potremmo anche assistere ad una doppietta sull’asse giugno-luglio. Probabile che i “falchi” non la pensino così e questo, come di consueto, dovrebbe portare o ad un “taglio hawkish” o ad una “conferma dovish”. Staremo a vedere.
Sull’altra sponda dell’Atlantico si assiste ad una lotta per il controllo di Wall Street tra la Federal Reserve ed i titoli legati all’intelligenza artificiale, ovviamente capitanati da Nvidia. Alla luce di un’inflazione particolarmente ostica, la prima sta cercando di smorzare gli entusiasmi degli operatori mentre i secondi sono impazienti di sfruttare le indicazioni decisamente positive arrivate dai numeri della società di Santa Clara. Se a vincere saranno Jerome Powell & Co., i prossimi mesi ci faranno rimpiangere di non aver approfittato del mese di maggio per liquidare le posizioni, mentre in caso di affermazione dei secondi ci “toccherà” assistere a nuovi massimi storici.
Ne sapremo di più nei prossimi giorni visto che giovedì è in calendario la seconda stima sul Pil statunitense mentre venerdì sarà la volta dell’indice dei prezzi PCE, il preferito dalla Fed. Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Stefano Serafini e da Giancarlo Prisco, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sugli indici S&P500 e sul Nasdaq 100 (a mercato, +1,49% a +2,6%), sulle azioni Alibaba e, al ribasso, sull’euro/dollaro (queste ultime operazioni non sono divenute operative).
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Enrico Lanati, due operazioni rialziste su quattro (long su LVMH e short su Eni) non hanno toccato il punto di ingresso, il “long” su Stellantis è a mercato (+10,1%) mentre quello su STM ha raggiunto il target (+28,7%).
La classifica generale registra il vantaggio degli Analisti con 25 carte a target, 3 in più rispetto ai Trader (4 carte a mercato per Trader, 6 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi Nella ventunesima puntata dell’edizione 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Enrico Lanati ed il conduttore Riccardo Designori. I primi investiranno sulle azioni Alibaba, sul Dow Jones, sull’argento e sul WTI mentre i secondi inseriranno operazioni sulle azioni A2A, Enel, Infineon e Ferrai.
Il sondaggio di questa settimana riguarda i mercati finanziari: “Come reagiranno alla riunione di giugno della BCE?”. Tra le possibili scelte ci sono l’acquisto titoli di Stato, l’acquisto di azioni o non impatterà.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
Les informations et les publications ne sont pas destinées à être, et ne constituent pas, des conseils ou des recommandations en matière de finance, d'investissement, de trading ou d'autres types de conseils fournis ou approuvés par TradingView. Pour en savoir plus, consultez les Conditions d'utilisation.