- EUR:
Oltre ad una nuova emissione di Bond per un valore di 1 bilione di CNY (il quale andrebbe a sforare il tetto del debito) abbiamo anche i sospetti per un possibile ulteriore taglio delle riserve obbligatorie.
Inoltre i profitti delle industrie che cominciano a crescere di nuovo e le una nuova fase di stoccaggio indicano chiaramente come l’economia (per lo meno escludendo quella edile) sta ripartendo con anche le importazioni ed esportazioni che stanno cominciando a riprendere il loro ritmo normale.
Se gli eventi riportati prima hanno fatto riprendere la fiducia agli investitori è anche bene ricordare che la crescita non è sempre lineare; notiamo infatti come questa notte i PMI cinesi hanno sorpreso nettamente a ribasso con un PMI manifatturiero a 49.5 e un PMI dei servizi a 50.6 (da notare però come OCBC ritiene che del pessimismo fosse già incorporato nel prezzo del RMB).
L’inflazione headline è scesa di molto ad Ottobre attestandosi sul livello 2.9% YoY. Questa discesa è guidata però principalmente dalla deflazione dei prezzi energetici, infatti abbiamo che l’inflazione core è scesa seguendo le aspettative e non quanto la headline.
I dati del PIL hanno mostrato una contrazione dello 0,1% trimestrale nel terzo trimestre e forse l'inizio di una recessione tecnica; questo calo però differisce tra le varie economie europee il che ci fa pensare ad una situazione di diversa sensibilità all’inflazione alta:
L'economia francese è cresciuta modestamente dello 0,1% nel terzo trimestre, in calo rispetto al secondo trimestre (+0,6%). L'economia tedesca è scesa dello 0,1% nel terzo trimestre. La caduta è stata tuttavia leggermente più contenuta rispetto a quanto ci aspettassimo e nel contempo i trimestri precedenti sono stati rivisti al rialzo. Il PIL spagnolo è cresciuto dello 0,3% nel terzo trimestre, mentre il PIL italiano è rimasto stabile nello stesso periodo.
- CAD:
L'economia canadese è stagnante a causa dei rialzi dei tassi di interesse della Banca del Canada, con il PIL che si è stabilizzato in agosto. Sebbene i settori minerario, petrolifero e del gas abbiano mostrato guadagni, la produzione manifatturiera, i servizi pubblici e l'agricoltura hanno registrato cali. Anche a settembre, si prevede che il PIL rimanga invariato, portando il terzo trimestre a un risultato simile
Riassunto del discorso di Macklem: Il tono generale dei suoi commenti è stato in linea con il rialzo hawkish della scorsa settimana. Nel suo intervento iniziale ha sottolineato il progresso verso condizioni di offerta e domanda più equilibrate. C'è stato un intero paragrafo sulle pressioni sul mercato immobiliare. Hanno ribadito che l'inflazione è prevista al 3,5% fino a metà del 2024 e poi dovrebbe scendere al 2% nel 2025. Mah, è uno spreco di inchiostro. Mostrano sempre, sempre, sempre un ritorno magico al 2% entro il loro orizzonte di due anni e il loro track record nella previsione dell'inflazione è terribile. Quello che Macklem e soci stanno facendo è cercare di far calare l'inflazione per ottenere un atteggiamento più moderato da parte delle persone nelle loro valutazioni di prezzi e salari, ma chiunque partecipi in tali valutazioni dovrebbe guardare molto da vicino al pessimo track record della Banca del Canada nella previsione dell'inflazione a lungo termine e certamente nella pandemia. Hanno anche ribadito che "Complessivamente, i rischi inflazionistici sono aumentati da luglio" e che "La previsione che abbiamo pubblicato la settimana scorsa mostra un'inarrestabile ascesa dell'inflazione rispetto a quanto previsto la scorsa estate".