Ftse Mib: aspettando “the big one”.

Due sono gli eventi che è impossibile che non accadono circa i prezzi degli investimenti: che non oscillino e che non lateralizzino.

E l’ applicazione reale di questo principio si può riscontrare sia nel breve sia nel lungo periodo.

Ecco che, per quanto riguarda il future sul nostro indice Ftse Mib 40, nel breve periodo non era possibile che i suoi prezzi non oscillassero tra area 24.000 punti sino ad area 22.000 punti prima, per poi effettuare la fluttuazione opposta, da area 22.000 fino ai valori attuali

Allo stesso tempo, i prezzi hanno invece lateralizzato, vanificando le possibilità di guadagno di chi spera nel trend. La fascia di oscillazione è stata, come si vede in Figura 2, tra 23.000 e 22.000 punti.
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Lo stesso principio, come detto, si applica su più larga scala: se guardiamo a un grafico a scansione settimanale, il mercato è rimasto compresso, per quasi dieci anni, in una cintura laterale che va dai 24.000 ( ora 23.700 ) punti ai 15.000 circa ( Figura )

Ma non ha potuto esimersi dall’ effettuare escursioni, come si legge in Figura.


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Ecco perché, dall’ accostamento di queste due leggi, lateralizzazione e oscillazione, cercheremo il prossimo “big-one”, ossia il prossimo movimento di lungo periodo, al ribasso e non cercheremo una forzatura dell’ ordine naturale delle cose inseguendo un rialzo.
Come al solito, è questione di probabilità e di razionalità del piano operativo,
Al contempo non faremo niente se non dietro stretto controllo, dato dalla constatazione di un segnale, in modo da non farci influenzare dalle nostre idee, al fine di non perdere, ma dalla matematicità e affidabilità degli andamenti di borsa.


Strumenti di analisi: analisi delle onde di Elliott, supporti e resistenze dinamici.
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