L’indice italiano e le altre borse europee hanno iniziato bene la settimana, mettendo a segno rialzi superiori al 2%.

Il sentiment positivo è al momento dettato dal fatto che secondo molti operatori il livello inflazionistico potrebbe aver raggiunto il picco.
Per questo motivo oggi sono attesi con grande interesse i dati sull’inflazione statunitense, mentre sul fronte europeo da rilevare un +0,3% per l'inflazione in Germania ad agosto, in rallentamento rispetto al mese precedente.

Il future sul FtseMib, trainato dai titoli bancari, ha dato seguito ai rialzi di venerdì scorso ed ha terminato la seduta di ieri a 22.600 punti, mostrando un guadagno del 2.34%.

Nell’analisi di martedì scorso avevamo evidenziato che in caso di retest dei 21.100 punti o di breakout dei 22.200 punti ci sarebbero state occasioni per entrare long sul mercato.

Dopo il minimo a 21.195 punti, registrato nella giornata di giovedì scorso, il mercato è rimbalzato e la successiva rottura dei 22.200 punti ha fornito un’ulteriore spinta.

La struttura tecnica è ora variata rispetto all’ultima analisi poiché come evidenziato in quella occasione il mercato scambia ora al di fuori del canale discendete intrapreso dalla seconda metà di agosto.

La chiusura di ieri al di sopra della resistenza a 22.500 punti potrebbe ora favorire un ulteriore recupero, con il prossimo target individuato a 23.000 punti che, oltre ad essere un livello tecnico e psicologico, rappresenta il livello mediano della barra benchmark ribassista del 10 giugno scorso.

Per questo motivo se il mercato dovesse testare area 23.000 punti ci attendiamo una correzione.

Ricordiamo inoltre che venerdì alle ore 9 è prevista la scadenza del contratto future settembre, con il mercato che potrebbe quindi proseguire sulla scia dei rialzi fino alla prima mattinata di venerdì, per poi assistere ad uno storno.

Quindi fino a venerdì riteniamo che il mercato offrirà occasioni di ingresso long sulle correzioni intraday e a tal proposito segnaliamo 22.500 e 22.200 come punti di ingresso long; da venerdì in poi dopo il rollover lo scenario potrebbe invece cambiare, specialmente se il future settembre arrivasse a scadenza toccando quota 23.000 punti.

In ottica di periodo non avremo un’inversione del trend di fondo a meno di chiusure settimanali sopra quota 24.600 punti.
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