Crollo per Chainlink: oggi un altro -4%; e proprio mentre la prima criptovaluta sta tentando di superare la resistenza a 14.000 USD le alts arrancano, e sembrano non seguire la direzione di Bitcoin.
In questo scenario il parco DeFi è stato il più penalizzato. Diamo uno sguardo ai numeri:
Dal 17 ottobre, ovvero il giorno in cui è iniziato il rialzo di breve di Bitcoin, ad oggi le seguenti cripto hanno performato in questo modo (Valori approssimativi):
BTCUSD: + 21,70 %;
ETHUSD: + 3.90 %;
LINKUSD: -2.30 %;

È evidente che c’è stato uno spostamento di liquidità da parte degli investitori verso la prima criptovaluta, tuttavia di solito le alts dovrebbero seguire se non superare la performance della prima criptovaluta.
Ci troviamo quindi difronte a un castello di sabbia? Presto per dirlo, ma di sicuro ci troviamo di fronte a una forte resistenza per bitcoin e a una divergenza bear. (Approfondiremo nell’analisi dedicata).

Tornando a Chainlink, la situazione è abbastanza critica; a livello tecnico vediamo i prezzi al di sotto della trend line rialzista e al di sotto delle medie mobili esponenziali a 20 e a 50 periodi, in formazione death cross. In questo scenario ci attendono ulteriori crolli, che troveranno un primo supporto sulla EMA 200, a 8.80 USD, che coincide con il punto di pivot S1. Qui ci aspettiamo una pronta risposta da parte dei compratori, facendo rimbalzare i prezzi. Se ciò non dovesse accadere potremmo vedere scambiare la coppia a 6 USD.

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