E’ interessante notare come l’andamento dell’SP 500, dai massimi di gennaio 2022, può essere più correlato alla riduzione del bilancio del FED che all’andamento del USIRYY (Us Inlaon Rate), che è rimasto in range tra il 2000 e il 2020 tra l’1% e il 4% e l’estensione oltre i max e i minimi di questo range hanno caraterizzato la crisi dei mutui sub prime (2007-2008), crisi del debito sovrano UE (2012-2014), covid 2020. Dai minimi del covid 2020 (0.08%) l’Inflaon Rate è stato spinto al rialzo rompendo la soglia psicologia del 5% (max della crisi 2008) e poi oltre i massimi ventennali toccando i 9.1%. Parallelamente i rendimen sui US10Y hanno oscillato dal doppio massimo del 2006-2007 circa 5.16% al minimo circa del 1.42% con un estensione al minimo storico dello 0.533% di luglio 2020, che ha coinciso con il ritracciamento di oltre il 75% dell’SP500 dai minimi del Covid 2020 (fig.1). Con il forte trend rialzista dal luglio 2020 ai massimi di gennaio del 2022 che ha visto passare l’SP500 dai circa 2174 (minimo del Covid) ai 4808 con un crescita del 121% dai minimi e del 34% dai preceden massimi storici e un aumento della capitalizzazione totale a circa 33 Trillioni di dollari. L’aumento della capitalizzazione e dei valori dell’SP500 è coinciso con il violento aumento del bilancio della FED, che ha visto triplicare il totale degli asset, dalla media del quinquennio 2014-2019, sfiorando circa gli 9 trilioni di dollari. Il periodo di QE (quantave easing) dal 2014 al 2019 ha visto il tasso della FED costante tra lo 0.25% e il 2.50%, da notare come l’inizio della riduzione del bilancio della FED QT (quantave thtening) tra il 2017 e il 2018 ha innescato una correzione dell’SP500 e un aumento del 50% dei rendimen US10Y, che ha costreto la FED a ridurre nuovamente i tassi Con un inflazione alle stelle e un budget fuori controllo la FED si è trovata costreta ad aumentare i tassi velocemente e repennamente, innescando cosi un discesa dell’SP500 del 20% con il botom ad otobre 2022, da lì il mercato sembra essere riparto nel corso 2023 con un senment RISK ON ma se correliamo il senment di mercato all’andamento dei rendimen sui US10Y. Noamo come siano quasi inversamente proporzionale e che atualmente l’SP500 e il senment in generale si trovi ad un bivio dove un’esplosione dei rendimen, sopra al 5%, potrebbe spingere ulteriormente l’indice al ribasso, con un test fondamentale ai 3750 (se dovesse tornarci) e che se roto potrebbe innescare violente vendite e un senment di RISK OFF. Ma nel fratempo dei rendimen troppo eleva potrebbero indure la FED ad allentamento della polica monetaria per sostenere anche un costo di rifinanziamento minore del debito americano, con un conseguente recupero dell’indice ai massimi storici. Questa condizione và intrecciata con altri fatori macro (inflazione, PIL, disoccupazione, quesoni geopoliche), pertanto saranno sempre più fondamentali i prossimi incontri della FED
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