Il tasso di cambio EUR/USD ha registrato una diminuzione dopo quattro giorni consecutivi di crescita, attualmente mantenendosi leggermente al di sotto di 1,1000. Nonostante il ritiro, il bias rimane inclinato al rialzo, con il prossimo livello di resistenza a 1,1050. Nonostante un nuovo massimo di tre mesi a 1,1016, l'EUR/USD ha ritracciato al di sotto di 1,1000, nonostante l'appetito per il rischio. L'inflazione in Europa si è rallentata, mentre l'economia statunitense mostra una crescita più forte nel terzo trimestre. I rendimenti obbligazionari sono diminuiti su entrambi i lati dell'Atlantico. L'economia statunitense si è espansa nel terzo trimestre al 5,2%, sostenendo il dollaro. I dati futuri includono l'indice dei prezzi al consumo delle spese personali core e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare ulteriormente il dollaro. Il bias strutturale nel breve periodo rimane short in chiusura di mercoledì.