Questa settimana analizzo il bene rifugio per eccellenza, l’oro per l’appunto, come molti di voi sapranno questa commodity si muove in modo inverso rispetto agli indici azionari in quanto, essendo un bene rifugio, viene acquistato quando gli istituzionali “escono” dai mercati azionari ritenendoli, in quel momento, troppo rischiosi; cerchiamo di capire quindi attraverso la sua analisi, cosa potrebbe accadere anche sui mercati azionari nel medio e lungo periodo.
Guardando il grafico settimanale ciò che mi salta subito all’occhio è il doppio massimo che si è configurato e già attivato, su questo ritracciamento di un trend ribassista che persiste sia nel medio che lungo periodo, l’attivazione di questo doppio massimo (aree evidenziate in giallo) che, ricordo essere una figura di inversione rispetto ad un trend rialzista di breve periodo, avviene quando il minimo compreso tra i due massimi viene violato, proprio com’è successo in questo caso (area evidenziata in azzurro), tuttavia questa violazione è avvenuta in un’area di supporto che ha più volte riportato le quotazioni a livelli più alti ed è per questo motivo che, a mio modesto parere, non abbiamo assistito ad un’accelerazione ribassista verso il suo target in area 1.133$, target che viene calcolato tracciando la perpendicolare dal doppio massimo al minimo compreso tra i due massimi, per poi proiettarla alla rottura del minimo (area evidenziata in arancione), questa proiezione porterebbe appunto la commodity in area 1.133$, quindi a ridosso del minimo di periodo segnato il 15.12.2016.
Ho anche disegnato quello che potrebbe essere l’andamento del bene rifugio fino alla fine dell’anno (trendline nere), questo perché penso che il target ribassista sia raggiungibile, ma non nel breve periodo, infatti ritengo che abbia più probabilità di essere raggiunto nell’ultimo trimestre dell’anno dove, tra l’altro, gli indici azionari sono consueti sviluppare quello che viene chiamato il “rally di Natale”.
Nel breve/medio periodo mi aspetto una risalita ulteriore dei corsi fino area 1.265$ dove passa anche la trendline rossa discendente che ricordo, essendo dinamica, si abbassa con il passar del tempo, in quell’area potrebbero riaffacciarsi i venditori (area evidenziata in giallo); questo rialzo collimerebbe anche con la stagionalità dei mercati azionari che statisticamente in estate tendono a scendere o comunque a non salire; il ragionamento sopra riportato verrebbe invalidato qualora le quotazioni riuscissero a riportarsi sopra 1.296$ ovvero sopra i massimi della figura ribassista analizzata.
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