Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dalla debolezza. L’attenzione degli investitori è stata rivolta ai dati dell’inflazione degli Stati Uniti di dicembre, che hanno sorpreso negativamente il mercato. L’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 3,4% a/a, rispetto alle attese al 3,2% (dato precedente al 3,1%). Su base mensile il CPI ha mostrato una variazione del +0,3% (attese a +0,2%). La misurazione core, esclusi energetici ed alimentari, ha mostrato una crescita del 3,9%, che si è confrontata con le stime al 3,8% e al 4% di novembre. I dati hanno mostrato che le pressioni inflazionistiche rimangono ancora forti, attenuando le ipotesi degli investitori per un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già a marzo, considerando anche gli ultimi dati positivi del mercato del lavoro. Oggi l’attenzione degli operatori sarà rivolta ai conti trimestrali delle grandi banche d’affari USA: focus su Bank of America, Bank of New York Mellon, BlackRock, Citigroup, JPMorgan e Wells Fargo. Il mercato si aspetta un aumento dei crediti deteriorati che, secondo un’analisi del Financial Times, rischia di compromettere i conti dell’ultimo trimestre del 2023. Secondo Bloomberg solo BofA, Citigroup, JPMorgan e Wells Fargo registreranno NPL in crescita negli ultimi tre mesi del 2023 a 24,4 miliardi di dollari, circa 6 miliardi in più dalla fine del 2022. Nel complesso, le stime indicano un utile in calo in media del 13% a/a nell’ultimo trimestre per le sei maggiori banche USA, incluse Goldman Sachs e Morgan Stanley (conti in agenda il 16 gennaio).
Les informations et les publications ne sont pas destinées à être, et ne constituent pas, des conseils ou des recommandations en matière de finance, d'investissement, de trading ou d'autres types de conseils fournis ou approuvés par TradingView. Pour en savoir plus, consultez les Conditions d'utilisation.