Dopo un avvio di settimana positivo, gli indici di Wall Street sono crollati nella giornata di venerdì a seguito dei buoni dati sull'occupazione americana.

Quella che normalmente risulterebbe essere una notizia positiva è stata invece interpreta in malo modo dai mercati, poiché ora ci si aspetta che la Fed continuerà ad aumentare rapidamente i tassi di interesse per frenare l'inflazione.

Negli Usa a settembre sono stati creati 263.000 nuovi posti di lavoro, lievemente al di sotto delle 275.000, mentre il tasso di disoccupazione è sceso dal 3,7% al 3,5%.

In questa ottava gli investitori guarderanno con attenzione all’uscita giovedì del dato sull’indice dei prezzi al consumo , oltre alla diffusione dei primi risultati di bilancio, con i colossi della corporate Americana cha inaugureranno la stagione delle trimestrali.

Il principale indice azionario americano ha terminato la seduta di venerdì non lontano dai minimi annuali a 3.653 punti, mostrando un calo vicino al 3%.

Nell’intervista di venerdì scorso su Traderlink.it segnalavamo le difficoltà di S&P500, che dopo le due candele rialziste del 3 e 4 ottobre scorso, aveva disegnato una candela resistiva “hanging man” in area 3.800 punti; altresì si ipotizzava lo scenario per cui un eventuale breakout del minimo a 3.734 punti, avrebbe alimentato nuove vendite con obiettivo il test di area 3.650 punti.

Questo perché nonostante l’inizio di ottava scorsa positivo il mercato scambiava ancora all’interno del canale ribassista già più volte evidenziato ed inoltre nonostante i recenti rialzi dei prezzi la volatilità implicita VIX era ancora su livelli alti e di difficile supporto a ulteriori salite dei prezzi.

Ora la tenuta di quota 3.650 punti, livello il cui breakout aveva innescato l’uptrend a gennaio 2021 e contenuto la discesa nel giugno scorso, tra l’altro posizionato sul livello mediano del canale ribassista, sarà fondamentale per evitare un nuovo affondo al ribasso.

Sui livelli attuali è ora possibile ipotizzare un rimbalzo dei prezzi, ma monitoreremo con attenzione la reazione del mercato al test dell’area compresa tra 3.650 e 3.700 punti.

Qui cercheremo nuove dinamiche di distribuzione a supporto di ingressi short con primo target sui minimi odierni; a meno di cali importanti della volatilità implicita, se dovessimo poi assistere ad un breakout di 3.615 è probabile un affondo a 3.850 punti, con il successivo rischio di vedere un ulteriore aggiornamento dei minimi annuali.

Ad di sotto degli attuali minimi annuali il prossimo importante supporto va identificato in area 3.500 punti, ovvero sul supporto dinamico fornito dall’estremo inferiore del canale ribassata e da una trendline congiungente i precedenti minimi di swing tra dicembre 2018 e maggio 2020.

Le aspettative di recupero attuali passano quindi dalla tenuta di area 3.650 punti e da un successivo segnale di forza di cui avremmo conferma soltanto in caso di chiusura giornaliera sopra i 3850 punti.

Infine ricordiamo che oggi la borsa americana è chiusa per la festività del Columbus day, motivo per il quale non ci attendiamo nella sessione odierna importanti movimenti sui future di riferimento.
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