Nonostante il ribasso di venerdì punto sul settore Energetico.

Mis à jour
Il settore energetico venerdì ha subito un ribasso, a questo ha contribuito

· il rialzo del dollaro,
· un calo del mercato azionario generalizzato
· un minor ottimismo sul pacchetto di aiuti del congresso
· i timori della Brexit che va verso un No Deal
· l'aumento delle infezioni da Covid che possono frenare la crescita economica e sono anche ribassisti per la domanda di energia.


La riduzione delle possibilità di un disegno di legge per gli aiuti conseguenti alla pandemia negli Stati Uniti ha pesato sulle quotazioni di borsa di venerdì ed è stata negativa per le prospettive della domanda di carburante.

Le trattative bipartisan su un pacchetto di aiuti da 908 miliardi di dollari si sono arenate per il momento.

La possibilità di una Brexit senza accordi è un fattore ribassista per i prezzi del {{8849|petrolio greggio}}. Venerdì il primo ministro britannico Johnson ha detto che un "no deal Brexit" alla fine dell'anno sembra "molto, molto probabile".

A questo fa eco la dichiarazione del presidente della Commissione europea Von der Leyen che ha avvertito che un "no deal Brexit" è il risultato più probabile al 31 dicembre.

Entrambi i leaders hanno concordato che i colloqui continueranno fino a domenica, quando "una decisione ferma" dovrà essere presa sul futuro dei negoziati.

Un aumento dei chilometri percorsi sulle autostrade americane mostra un miglioramento della domanda di carburante ed è di supporto per i prezzi del greggio.

Il Dipartimento dei Trasporti di venerdì ha detto che le miglia percorse sulle autostrade americane nella settimana terminata il 6 dicembre sono aumentate del 5% in più rispetto al 6 dicembre, raggiungendo i 14,3 miliardi di miglia.

Un’ottima notizia per un rialzo del valore del greggio proviene dall’India.

La Indian Oil Co. gestita dallo stato indiano ha detto giovedì che la raffinazione del greggio in tutte le sue raffinerie è salita al 100% in novembre dall'88% in ottobre, un segno di una più forte domanda di carburante in India, il terzo più grande consumatore di greggio al mondo.
Nel Regno Unito dati riportati dal governo britannico giovedì hanno mostrato che le vendite settimanali di carburante da parte delle stazioni di rifornimento nel Regno Unito sono state di 15.070 litri per stazione di rifornimento nella settimana che si è conclusa il 6 dicembre, con un aumento del +8,7% in termini di peso.

Una pessima notizia per il rialzo del valore del greggio è invece l'aggravarsi della pandemia che sta costringendo i governi degli Stati Uniti e dei Paesi europei a imporre restrizioni che freneranno la crescita economica ed è ribassista per la domanda e i prezzi del greggio. Il Cancelliere tedesco Merkel ha detto che domenica incontrerà i capi dei 16 lander tedeschi per discutere di misure di blocco più severe. Il virus Covid ha infettato 70,890 milioni di persone in tutto il mondo, con un numero di morti superiore a 1,591 milioni.

I fattori ribassisti del prezzo del greggio che ho annotato attualmente sono:

(1) i gravi danni causati alla domanda globale di energia dalla pandemia di Covid,
(2) il grande surplus petrolifero globale nonostante il taglio della produzione OPEC+ entrato in vigore il 1° maggio,
(3) l'accordo OPEC+ per ridurre la produzione di greggio a 7,7 milioni di barili/giorno a partire da agosto da 9,6 milioni di barili/giorno a luglio,
(4) elevati stoccaggi di petrolio che superano del +10,7% la media stagionale quinquennale,
(5) elevati stoccaggi di benzina che superano del +4,6% la media quinquennale,
(6) la cessazione delle ostilità in Libia che ha consentito alla produzione libica di greggio di superare 1,25 milioni di barili.

I fattori rialzisti del prezzo del greggio che ho annotato attualmente sono:

(1) l'accordo OPEC+ per il taglio della produzione di 7,7 milioni di barili a partire dal mese di agosto, sebbene sia stato inferiore a 9,6-9,7 milioni di barili nel periodo maggio-luglio,
(2) il calo della produzione petrolifera statunitense e mondiale causata da condizioni di mercato negative,
(3) il crollo delle piattaforme petrolifere mondiali attive nel mese di ottobre a 1.016 piattaforme, il numero più basso registrato dal 1975, questo porterà ad una minore produzione globale di greggio,
(4) l'aumento degli acquisti di greggio da parte della Cina.
(5) il forte calo della produzione petrolifera iraniana a causa delle sanzioni statunitensi e della produzione petrolifera venezuelana a causa delle sanzioni statunitensi e delle turbolenze interne.

In una prospettiva di medio lungo periodo ritengo l'investimento nel settore petrolifero, Un investimento molto lungimirante in quanto i fattori che sono per il momento ostativi al rialzo del greggio verranno a decadere nel corso del 2021.

I titoli del settore petrolifero su cui sono posizionate attualmente sono

· Tenaris (MI:{{6968|TENR}}) +61,82% dal mio ingresso
· Saipem (MI:{{7037|SPMI}}) +45,87% dal mio ingresso
· Eni (MI:{{6974|ENI}}) +37,75% dal mio ingresso


Su questi titoli ho una strategia trend following che mi ha fatto aprire posizioni sulle quali sono ancora in essere.
Continuerò a seguire l'evoluzione di questi titoli con dei take profit posizionati sotto il livello del mercato,

I take profit sono:

· Tenaris take profit per lunedì 14 dicembre sotto 6,740 in chiusura
· Saipem take profit per lunedì 14 dicembre sotto 2,110 in chiusura
· Eni take profit per lunedì 14 dicembre sotto 8,641 in chiusura

Su tutti e tre i titoli mantengo comunque una visione rialzista di lungo periodo per quanto spiegato ampiamente in analisi.


Note
L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo personalmente alcuna responsabilità al riguardo. L’operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari. L'intento di questa analisi è quindi esclusivamente divulgativo e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
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