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Scaramucci gela il mercato: possibile correzione del 40% su Bitcoin prima dei nuovi massimi

7 min de lecture

Anthony Scaramucci, fondatore di SkyBridge Capital, ha messo in guardia in una recente intervista a Coinage: una correzione fino al 40% su Bitcoin potrebbe precedere un nuovo impulso rialzista di lungo periodo.

Come ribadito anche da TheStreet, il messaggio è rivolto a chi investe con disciplina e ragiona su un orizzonte pluriennale, accettando la naturale volatilità dell’asset.

In breve: cosa c’è da sapere

  • Scaramucci prevede una fase di turbulenza nel breve periodo, con la possibilità di un drawdown fino al 40%.
  • L’obiettivo di lungo periodo è molto ambizioso – fino a 500.000 dollari – e richiede pazienza, ampliamento dell’adozione e un contesto macro favorevole.
  • Storicamente, Bitcoin ha già registrato ribassi profondi anche in bull market, rendendo centrale una gestione attenta del rischio.

Contesto di mercato di recente

Il mercato rimane in una fase di alta incertezza: volatilità elevata, cicli di leva sui derivati e notizie regolamentari possono amplificare i movimenti.

Secondo i principali aggregatori, come CoinMarketCap e CoinGecko, le quotazioni oscillano su livelli storicamente significativi con rapide variazioni intraday. In questo contesto, una discesa marcata non sarebbe fuori dalla norma: può diventare un test di tenuta per gli investitori, specie se accompagnata da shock di liquidità esterni.

Va detto che il sentiment resta estremamente sensibile ai dati macro e ai flussi sugli strumenti regolamentati.

Al 1 settembre 2025 Bitcoin scambiava intorno a 108.415,61 $ con un volume nelle ultime 24 ore di circa 19,3 miliardi $ e una capitalizzazione di mercato superiore a 2,1 trilioni $, secondo i dati di CoinDesk.

Gli analisti on‑chain osservano inoltre una diminuzione dei flussi netti verso gli exchange nelle ultime settimane, un indicatore che storicamente ha coinciso con fasi di compressione della volatilità e ridotta pressione di vendita, come evidenziato dalle analisi di Glassnode.

Il nostro desk editoriale monitora quotidianamente questi indicatori per valutare la probabilità di shock di liquidità e la tenuta dei livelli chiave.

Probabilità di una correzione del 40%: elementi a favore e contro

Per valutare questa tesi conviene incrociare storia, cicli e flussi di mercato.

Fattori che la rendono plausibile

  • Storia dei drawdown: Bitcoin ha spesso corretto tra il 30% e il 50% anche durante trend rialzisti. In alcuni cicli storici (ad esempio nel 2011, 2013–2015, 2017–2018 e durante lo shock di liquidità di marzo 2020) le correzioni sono state particolarmente marcate (CoinMarketCap).
  • Leva e liquidazioni: il crescente open interest su derivati, combinato con improvvisi squeeze, può aggravare i ribassi – un meccanismo confermato da dati ed analisi on‑chain, come quelle di Glassnode.
  • Fattori macroeconomici: rialzi dei tassi reali o shock di liquidità possono incidere in modo pronunciato sugli asset più volatili.

Fattori che la rendono meno probabile o di breve durata

  • Afflussi negli ETF spot e l’aumento della partecipazione istituzionale tendono a fornire supporto (come evidenziato da monitoraggi di flussi su Farside Investors); per approfondimenti sugli ETF vedi anche la nostra analisi dedicata ETF e flussi su Bitcoin.
  • Offerta illiquida: una quota crescente di coin detenuta da holder di lungo periodo riduce storicamente la pressione di vendita netta, secondo analisi on‑chain.
  • Narrativa di adozione: progressi nelle infrastrutture e in ambito regolamentare possono contribuire ad accorciare la durata dei drawdown.

Quanto hanno corretto i cicli passati

  • 2011: circa -93% dal picco al minimo, secondo le serie storiche di CoinMarketCap.
  • 2013–2015: il mercato ha registrato un ribasso di circa -85% nel bear market successivo al doppio top del 2013.
  • 2017–2018: la correzione è stata di circa -84% dopo il massimo di fine 2017.
  • Marzo 2020: si è verificato un sell‑off di circa -50% a seguito di uno shock di liquidità.
  • 2021–2022: il ribasso ha raggiunto livelli fino a circa -77% dal massimo storico di fine 2021.

In sintesi, una correzione del 40% rientra nella forbice dei ribassi “fisiologici” di Bitcoin, soprattutto in fasi di leva eccessiva o in presenza di un cambio di regime macroeconomico. Un aspetto interessante è che la profondità non sempre coincide con la durata: i rimbalzi possono essere rapidi.

Volatilità e comportamenti: cosa comporta per gli investitori

La volatilità accentua i bias cognitivi; senza un piano prestabilito è facile vendere sui minimi e rientrare più in alto.

Chi adotta una strategia di lungo termine tende a interpretare le correzioni come opportunità di accumulo, purché definisca in anticipo regole chiare e sostenibili a livello psicologico. Va detto che la coerenza nel tempo pesa quanto la scelta dello strumento.

Strategie pratiche per attraversare una correzione del -40%

Dollar‑Cost Averaging (DCA)

La strategia del DCA prevede acquisti periodici e importi costanti per attenuare il rischio legato al “timing” di mercato. Ad esempio, investire 200 € a settimana per 26 settimane, indipendentemente dal prezzo, può aiutare a mantenere la disciplina in contesti volatili.

Per una guida operativa sul DCA vedi il nostro approfondimento Come applicare il DCA su Bitcoin. In questo quadro, la semplicità operativa favorisce l’aderenza al piano.

Ribilanciamento del portafoglio

Stabilire un peso target (ad esempio il 10% in asset digitali) consente di vendere l’eccesso quando la quota sale al 15% oppure di ricomprarlo se scende al 7%, imponendo una disciplina contrarian e controllando il rischio complessivo. In pratica, si trasforma la volatilità in un meccanismo di ribilanciamento sistematico.

Stop‑loss ragionati

Tecnica utile per il trading tattico, con livelli tecnici o limiti di perdita predefiniti. Tuttavia, per orizzonti lunghi stop troppo stretti possono convertire la volatilità in uscite non intenzionali. In questo senso, criterio e coerenza con la strategia fanno la differenza.

Allocazione per scenari (core/satellite)

Una strategia che prevede una quota “core” da detenere nel tempo affiancata da una quota “satellite” per operazioni tattiche.

Ad esempio, si potrebbe allocare l’80% in modalità DCA e il 20% in asset più liquidi pronti a sfruttare eventuali drawdown. In questo contesto si separano obiettivi di lungo periodo da scelte più opportunistiche.

Liquidità di emergenza

Mantenere un “cuscinetto” in liquidità evita vendite forzate nei momenti di stress e riduce la pressione decisionale durante fasi concitate. È una leva semplice ma spesso trascurata.

Esempio sintetico di piano

Con un capitale di 10.000 €, una possibile strategia prevede il 60% in liquidità, il 30% in investimenti core in Bitcoin tramite DCA su 6 mesi, e il restante 10% per operazioni tattiche in presenza di drawdown (ad es. −20% o −35%).

Una revisione mensile del ribilanciamento può aiutare a ridurre l’impatto emotivo e a mantenere il profilo di rischio desiderato. In breve, regole semplici e verifiche periodiche.

Obiettivo 500.000 $: scenario di lungo periodo, non promessa

Scaramucci colloca un target di prezzo ambizioso, ritenendolo plausibile nel medio‑lungo termine, pur prevedendo fasi di turbulenza e movimenti bruschi. Il raggiungimento dipenderà dall’adozione istituzionale (anche attraverso ETF), dalla chiarezza regolamentare, dalle condizioni macroeconomiche e dall’innovazione dell’ecosistema cripto.

Come sottolineato da TheStreet, serviranno molta pazienza e un orizzonte davvero pluriennale. In altre parole, è uno scenario, non una promessa.

Lezioni dal passato: qualità e pazienza come leva

L’esperienza di mercato evidenzia che vendite premature di asset poi rivelatisi vincenti hanno spesso eroso i rendimenti di lungo periodo.

Traslando questo principio al mondo cripto, elementi come la qualità dell’infrastruttura, la liquidità del mercato, la resilienza della rete e la capacità di attenersi a una strategia nei momenti critici assumono un ruolo centrale. Un aspetto interessante è la costanza: più del market timing, incide la disciplina nell’esecuzione.

In sintesi

  • Una correzione del -40% è possibile e, seppur non frequente, non sarebbe senza precedenti alla luce della storia di Bitcoin.
  • La disciplina, un piano chiaro e una gestione rigorosa del rischio sono elementi chiave per affrontare fasi di ribasso.
  • La narrativa di lungo termine resta valida solo se supportata da dati, adozione crescente e fondamentali solidi.

Andamento storico dei principali drawdown di Bitcoin. Fonte: CoinMarketCap/TradingView; aggiornamento 1 settembre 2025.

Disclaimer: questo contenuto è a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Investire comporta sempre rischio; non investire somme che non puoi permetterti di perdere.